Mangiare semi di canapa per curarsi: ecco tutti i benefici
Mangiare semi di canapa fa bene. Sono tanto piccoli, quanto potenti. I semi di canapa sono uno dei frutti oleiferi più preziosi dal punto di vista nutrizionale e di conseguenza anche da quello medico, se è vero, come è vero, che noi siamo quello che mangiamo. A trasformare in dato di fatto quest’affermazione è lo spettro degli acidi grassi presenti nell’olio di canapa: il 90% è costituito da acidi grassi insaturi, di questi circa l’80% sono pufa, acidi grassi polinsaturi, l’11% sono monoinsaturi e il 9% sono saturi.
Hai capito bene, c’è una totale assenza di acidi grassi transaturi. L’olio, e di conseguenza i semi da cui si ricava l’olio e su cui concentriamo la nostra attenzione in questo post, è ricco di efa, acidi grassi essenziali, tra cui gli omega 6 (acido linoleico e il raro acido gamma linolenico) e gli omega 3 (acido alfa linolenico e acido stearidonico) nella giusta proporzione per favorire il ricambio cellulare e dei lipidi, e contribuire al mantenimento del sistema ormonale.
Gli efa non possono essere sintetizzati dal nostro corpo, quindi devono essere apportarti necessariamente attraverso la nutrizione. Raramente gli omega 3 sono presenti in così grandi proporzioni negli altri oli vegetali. Va precisato che l’olio è da utilizzare a crudo nel condimento delle pietanze (mai da esporre al calore perché può incendiarsi), come alternativa all’olio di oliva.
Poiché la carenza di acidi grassi essenziali alla lunga può causare disfunzioni neurologiche e visive, ipertensione, sbilanciamento ormonale, difficoltà di rimarginare ferite e di crescita cellulare, artrite e sindrome premestruale, l’assunzione di semi di canapa è vivamente consigliata per il suo effetto fortemente protettivo da tutte queste patologie. Infine, avendo anche un ottimo tenore in carboidrati, costituisce un eccellente integratore energetico.
Buona risulta la percentuale di fibra e di sali minerali, in particolare il ferro e il fosforo, ma anche potassio, magnesio e calcio. Dal punto di vista vitaminico, i semi di canapa sono ricchi di vitamina A, E, PP, C e vitamine del gruppo B, eccetto la B12. La ricchezza di vitamina E si rivela importante per l’azione antiossidante e preventiva sulle malattie degenerative.
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L’impiego nell’alimentazione quotidiana di questi semi è indicato sia come nutrimento essenziale per ridurre i livelli di colesterolo ldl, per rafforzare il sistema immunitario e coadiuvare le terapie in diverse patologie (artrite reumatoide, asma, psoriasi, eczema atopico, lupus, PMS, depressione, altre malattie autoimmuni) sia per prevenire malattie cardiovascolari.
È totalmente privo di colesterolo “cattivo”. Nei semi di canapa, oltre ad una buona percentuale di olio, che abbiamo visto essere di circa il 30%, si ritrovano ottime quantità di proteine con buon valore biologico (20%), fibre insolubili (20-30%) e carboidrati (10-15%). Dai semi di canapa si ricava l’olio di semi di canapa, che contiene una percentuale infinitesimale di thc, meno di una parte su un milione (il thc, com’è noto è il principio responsabile dell’effetto psicoattivo della marijuana). Il che significa che per avere un effetto tossico da questo alimento, cioè un effetto analogo a quello che si ottiene fumando uno spinello, occorrerebbe berne circa dieci litri al giorno… Impossibile.
Per godere a pieno del valore nutrizionale dell’olio di canapa e prevenire i fenomeni di ossidazione e irrancidimento, è molto importante scegliere prodotti estratti per spremitura a freddo e conservati in bottiglie di vetro scure, ben chiuse e conservate al riparo da fonti di luce e calore. Dopo l’apertura, l’olio di semi di canapa andrebbe riposto e conservato in frigorifero. Tra le altre cose, i semi di canapa hanno un gradevole sapore di nocciola e sono rivestiti da un guscio ben digeribile che conserva gli oli e le vitamine.
Possono essere usati crudi o tostati, da soli o con altri semi come condimento per insaporire insalate, verdure, macedonie e muesli, primi piatti, nella decorazione dei dessert, nella preparazione del pane, dei grissini o di altre pietanze. Frullati da soli o con altri semi, si ottiene un composto pastoso dal sapore delicato, tipo burro da spalmare o utilizzare come condimento. La farina ottenuta dalla macinazione dei semi viene utilizzata nella preparazione del latte di semi di canapa, ma anche del tofu di canapa, una variante del tofu classico, a base di fagioli di soia gialla, oltre che di seitan ai semi di canapa.